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RIQUALIFICA AREA ROVINE CASTELLO DI TAVERNE 2022

Progetti > Privati, Incarico, Paesaggistico

RIQUALIFICA AREA ROVINE CASTELLO DI TAVERNE 2022
Cliente
Associazione Castrum Tabernarum Taverne
Prestazioni Sia 102
31, 32, 33, 41 in corso
Anno di realizzazione
2016-2022
Costo dell'investimento
CHF 660'000.00

Il progetto di riqualificazione dello spazio del castello nasce dalla volontà delle scuole elementari di Torricella Taverne di riutilizzare l’edificio e l’area circostante come elemento di riconnessione col passato; il maniero è una testimonianza storica celata dalla natura che nel corso dei secoli ha preso piede in uno spazio costruito che porta con sé parte della nostra storia, delle nostre tradizioni. Dalle informazioni e dai cenni storici che si possono evincere dai libri di storia e genealogia scritti da Raimondo Locatelli e Adriano Morandi si è sviluppato in maniera sempre più concreta l’interesse per il Castello e le aree adiacenti da cui è scaturita la fondazione dell’associazione del Castrum Tabernarum. Nonostante non siano ancora stati eseguiti lavori di rinnovo degli elementi presenti ancora sul dosso, l’associazione si è posta l’obiettivo di usare la costruzione come elemento simbolico del territorio. La posizione e l’esistenza di percorsi storici lo rende il fulcro di nuove passeggiate. Passaggi e percorsi da riscoprire che possano offrire nuovi spunti paesaggistici del territorio. Oltre al recupero dei sentieri esistenti e la realizzazione di nuovi sentieri, per la riqualifica dell’area erano in un primo tempo stati progettati anche un parco giochi e una torre forestale per dare agli escursionisti una vista privilegiata dall’alto, in modo da percepire forma e dimensioni del castello e offrire una vista sul panorama circostante emergendo sopra gli alberi esistenti. La torre è stata ora stralciata dal progetto a causa del conflitto con il passaggio faunistico presente a poca distanza. La struttura della torre è composta da un nucleo in acciaio dal peso approssimativo di 14 tonnellate che contiene una scala a chiocciola che permette di salire dalla cima del promontorio fino alla piattaforma posta a 464 metri sul livello del mare. La parte esterna era inizialmente  prevista in legno di castagno della regione posizionato in modo tale da creare una controventatura che rende rigida la struttura e allo stesso tempo ne permette l’integrazione con l’ambiente forestale diminuendone l’impatto paesaggistico. La torre viene posizionato su un basamento di calcestruzzo che si adatta alla morfologia rocciosa del promontorio (al quale sarebbe saldamente ancorato) e costituisce il punto d’arrivo dai sentieri. La forma ritorta dei tronchi protesi verso l’alto simula l’andamento naturale dei tronchi degli alberi che si ergono alla ricerca della luce oltre la chioma degli alberi circostanti. In una seconda fase di progettazione i tronchi di castagno sono stati sostituiti con delle reti che permettono alle piante rampicanti autoctone di ergersi sulla torre seguendo il principio già esposto ma conferendo al manufatto un integrazione ancora maggiore col tessuto forestale.